Il Professore : ... ... Giova ricordare , peraltro , IL Che Personaggio Il proprietario del bene confiscato , in partiture OCCASIONE delle elezioni sosteneva Amministrativo Il Candidato della lista "Rinascita Isolana " Rosario Rappa .

domenica 9 gennaio 2011

Rinascita Isolana: Le Vostre collusioni con i POTERI FORTI

Rinascita Isolana: Le Vostre collusioni con i POTERI FORTI

COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE Provincia di Palermo

Ufficio del Presidente
Prot. n°1034 Lì 22 GENNAIO 2010
OGGETTO: Convocazione Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 125, comma 5, del testo coordinato dal vigente ordinamento degli Enti Locali.
Ai Consiglieri Comunali
Al Signor Sindaco
Ai Signori Assessori
Al Segretario Comunale
Al Responsabile del Settore Tecnico
Arch. Sandro D’Arpa
Albo Pretorio
SEDE
Al Comando di P. M. SEDE
Alla Locale Stazione dei Carabinieri ISOLA DELLE FEMMINE
All’Assessorato Regionale alla Famiglia,
Alle Politiche Sociali, alle Autonomie Locali
Via Trinacria PALERMO
Alla Prefettura U.T.G. PALERMO
Le SS.LL., nella qualità, sono invitate a partecipare alla seduta del Consiglio Comunale convocata, ai sensi dell’art. 14 comma 5 del Regolamento del Consiglio Comunale ed ai sensi dell’art. 215, comma 5 del testo coordinato dal vigente Ordinamento Enti Locali, giusta determina presidenziale n°08 del 30 agost o 2009, presso la sala “Padre Bagliesi”, sita nei locali comunali di Via Palermo, il giorno 06 agosto c.a. alle ore 19,00 per la trattazione degli argomenti di cui di seguito:
1. Lettura ed approvazione verbali della seduta precedente;
2. Regolamento Comunale per i Lavori, le Forniture ed i Servizi in Economia redatto ai
sensi del D.Lgs. 163/2006.
Si avverte che ai sensi dell’art. 30 della L.R. 3 Giugno 1986, n.9, come sostituito dall’art. 21 della L.R. n.26/93, la mancanza del numero legale degli intervenuti comporta la sospensione di un’ora della seduta.
Se alla ripresa dei lavori non venisse raggiunto, o dovesse venire meno, il numero legale, la seduta verrà rinviata al giorno successivo alla stessa ora e con il medesimo ordine del giorno senza ulteriore avviso di convocazione.
Distinti Saluti.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Rag. Alessandro Giucastro
Lettura e approvazione verbali della seduta precedente.
Alle ore 18,10, il Presidente, constatata la presenza in aula di n°12 consiglieri, dichiara aperta la seduta e preliminarmente nomina quali scrutatori che lo assisteranno nell’accertamento dell’esito delle votazioni i consiglieri Aiello, Guttadauro e Cardinale.
Prima di entrare nel merito del primo argomento iscritto all’ordine del giorno, il Cons. Caltanissetta chiede di poter dar lettura di una dichiarazione con la quale si replica ad alcune affermazioni del Sindaco fatte in precedenti sedute.
Il Presidente evidenzia come il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale non consenta di poter discutere su argomenti non iscritti all’ordine del giorno per cui l’autorizzazione richiesta violerebbe detta disposizione regolamentare. Invita il gruppo “Rinascita isolana” ad assicurare una più costante presenza nei lavori consiliari, evitando in tal modo di presentare documenti di replica in successive sedute. Preannuncia la propria disponibilità ad autorizzare in via eccezionale la lettura della dichiarazione precisando che sarà, comunque, concesso il diritto di replica al Sindaco. Il Cons. Caltanissetta precisa che le assenze dall’aula del gruppo sono state sempre motivate politicamente.
Il Presidente evidenzia come le motivazioni addotte per la mancata partecipazione ai lavori consiliari da parte del gruppo Rinascita isolana possano essere ritenute pretestuose. Il Sindaco chiede che qualora il Presidente autorizzi la lettura della dichiarazione da parte del Consigliere Caltanissetta, questa per una corretta informazione del pubblico presente, venga preceduta dalla lettura dei documenti a firma del Sindaco a cui si intende replicare. Il Presidente evidenzia come la presentazione di dichiarazioni che esulano da argomenti iscritti all’ordine del giorno dei lavori consiliari sia ormai una costante da parte del gruppo Rinascita Isolana, nonostante che detto gruppo sia ben consapevole della contrarietà alle previsioni regolamentari. La minoranza si è invece sempre sottratta ad un confronto con la maggioranza consiliare. Autorizza, tuttavia, in via eccezionale il Cons. Caltanissetta a dare lettura della dichiarazione. Il Cons. Caltanissetta, dopo aver evidenziato come il confronto sia sempre stato portato avanti dal Sindaco e quasi mai dal gruppo di maggioranza consiliare, dà lettura della dichiarazione che allega a verbale.
Udita la dichiarazione, il Presidente sollecita, come già fatto in passato, il gruppo Rinascita Isolana a presentare la relazione prevista dal vigente regolamento dei lavori consiliari a supporto dell’interrogazione presentata sulle infiltrazioni mafiose, assicurando che in presenza della stessa egli procederà immediatamente alla convocazione del Consiglio. Concede, quindi, la parola all’Assessore Cutino che chiede di intervenire per fatto personale essendo stato citato in prima persona nella dichiarazione.
L’Assessore Cutino evidenzia come si senta leso e diffamato dalla dichiarazione testè letta dal Consigliere Caltanissetta che ribadisce precedenti accuse avverso le quali comunica di avere già sporto querela e preannunzia che non esiterà ad intraprendere ulteriori azioni querelatorie contro tutti coloro che si faranno portavoce di dette accuse altamente lesive ed infamanti. Il suo passato, noto a tutti, è documentabile. Tutti sono a conoscenza della sua dirittura morale e dell’attività che Egli ha svolto, sin dal 2004, in qualità di Consigliere Comunale e di Consigliere dell’Unione dei Comuni. Tutti sono a conoscenza che egli si è fatto promotore presso il Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’adozione del “Codice Etico contro la mafia”, dei cui dettami era pienamente cosciente e, condividendolo appieno, non solo si è battuto per l’adozione da parte dell’Unione dei Comuni ma si impegnò affinché detto codice fosse approvato da tutti e tre i Consigli Comunali facenti parte dell’Unione e in particolar modo da questo Consiglio che lo ha approvato all’unanimità. In quell’occasione ebbe ad auspicare che detto Codice venisse esteso anche agli Assessori Comunali.
Respinge, quindi, le calunniose e diffamanti accuse formulate nelle dichiarazioni del gruppo consiliare Rinascita Isolana, che risultano assolutamente prive di ogni fondamento. Esiste, infatti, un rapporto di affinità con il Sig. Bruno Pietro ma non sussiste alcun tipo di frequentazione, e di ciò sono perfettamente a conoscenza anche gli stessi consiglieri di Rinascita Isolana che bene conoscono la sua persona visti i rapporti intercorsi nel passato con alcuni di loro, come in particolare il Consigliere Nevoloso Benedetto. Ricorda come lo stesso attuale coordinatore del gruppo Rinascita Isolana Sig. Stefano Bologna, Sindaco uscente nel 2004, non ebbe alcuna remora ad accoglierlo come candidato nella lista civica dal lui stesso capeggiata pur esistendo, già allora, gli stessi rapporti di affinità oggi contestati. La sua attività di Amministratore è sempre stata volta ad evitare di alimentare campagne di odio e si dichiara stupito e rammaricato per la situazione che si è venuta a creare per le accuse diffamatorie mossegli.
In merito alla richiesta di sue dimissioni avanzata dal Gruppo Rinascita Isolana, evidenzia come non sussistano, secondo la normativa vigente, i presupposti Giuridici - Amministrativi per ravvisare condizioni di incompatibilità con la carica assessoriale da egli ricoperta, come del resto riconosciuto dal consiglio comunale all’atto della convalida dell’elezione alla carica di Consigliere Comunale. Mancando la frequentazione, mancano anche i presupposti di connivenza previsti dal codice etico. Ricorda come egli sia stato fra i promotori della proposta di assegnazione dell’immobile confiscato al Sig. Bruno Pietro all’Arma dei Carabinieri per la realizzazione della locale Stazione, dimostrando nei fatti la propria libertà d’azione e l’assenza di qualsivoglia condizionamento a causa del rapporto di affinità. In quella occasione, invece, il gruppo Rinascita Isolana non ritenne di dover appoggiare detta proposta ed abbandonò l’aula consiliare sottraendosi, di fatto, ad un atto doveroso ed altamente significativo per manifestare la volontà di combattere la criminalità mafiosa. Pertanto, alla luce di quanto esposto, dovrebbe essere il Cons. Caltanissetta a dimettersi non avendo avuto il coraggio di sostenere tale proposta. Anzi, ne chiede formalmente le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale per avere contravvenuto ai dettami del Codice etico contro la mafia approvato da questo Consiglio. Inoltre, respinge, categoricamente, l’accusa formulata dal Gruppo Rinascita Isolana in una precedente dichiarazione, secondo cui il proprietario del bene confiscato lo abbia sostenuto in campagna elettorale reputandola del tutto falsa e priva di ogni fondamento come, del resto, noto a tutti.
Per le attività che hanno contraddistinto la sua azione amministrativa, per le campagne ambientaliste condotte a salvaguardia della salute e dell’ambiente, per il lavoro che svolge e per propria forma mentis, egli si dichiara lontano dalla possibilità di subire alcun condizionamento. Chiede, pertanto, alle forze dell’ordine di attenzionare la sua persona e i suoi comportamenti; del resto, egli è conosciuto da tutta la cittadinanza oltre che dagli stessi Consiglieri di minoranza che pretestuosamente lo accusano. Il Cons. Caltanissetta chiede di poter replicare all’Ass. Cutino, in quanto chiamato in causa da questi: Preannunzia che qualora gli venisse negata la replica il Gruppo abbandonerà l’aula. Il Presidente, dopo aver premesso di aver già concesso al Cons. Caltanissetta di leggere la dichiarazione, nonostante le previsioni contrarie del Regolamento per i lavori Consiliari, in via del tutto eccezionale autorizza la replica.
Il Cons. Caltanissetta con riferimento all’assegnazione del bene confiscato afferma che la competenza in ordine all’assegnazione dello stesso è della Giunta Municipale per il coinvolgimento del Consiglio ci sarebbero dovuti essere motivi seri e ponderati; in assenza di detti motivi, l’allontanamento è stato motivato con una specifica dichiarazione che rende assoluta chiarezza. Respinge, quindi la richiesta delle proprie dimissioni.
In merito alle dichiarazioni più volte fatte in questo Consiglio sulla necessità di dimissioni dell’Ass. Cutino, ci si è limitati a sollecitare comportamenti politici. Le querele sono il modo peggiore per vivere la democrazia; questa è la democrazia del Gruppo di maggioranza.
Il Sindaco, rispondendo al Cons. Caltanissetta, afferma che nell’analisi pretestuosa del Cons. Caltanissetta sullo scenario politico isolano questi tira in ballo diversi nomi di famosi filosofi e analisti, dimenticando di citare due funzionari del Genio Civile di Trapani: Pizzo e Caccetta, di cui risulterebbero intercettate alcune conversazioni telefoniche con Stefano Bologna. Detta affermazione scatena la violenta polemica da parte del Gruppo di minoranza per cui il Presidente, per porre fine alla tensione sospende brevemente i lavori alle ore 18,50 per riprenderli alle ore 19,00. Presenti gli stessi n.12 Consiglieri.
Alla ripresa dei lavori, il Presidente, al fine di fare chiarezza, nell’interesse della comunità, sollecita nuovamente il gruppo consiliare Rinascita Isolana a presentare la necessaria relazione per poter consentirgli di porre all’O.d.G. l’argomento “Infiltrazioni mafiose”. Il Cons. Caltanissetta evidenzia che il Gruppo non ha presentato la relazione stante le indagini in corso.
Il Sindaco, riprendendo l’intervento iniziato prima della sospensione, ribadisce che il gruppo di minoranza ha dimenticato di citare i nomi dei signori Pizzo e Caccetta. Afferma che la Giunta da Lui presieduta ed il proprio gruppo consiliare avrebbero motivo di vergognarsi di lui solo qualora egli, a seguito di intercettazioni telefoniche, dovesse essere indagato per fenomeni di estorsione o qualora avesse nascosto delle carte per ottenere indebiti vantaggi urbanistici.
Il Cons. Riso esprime, quindi, il suo rammarico per come si svolgono usualmente i lavori consiliari in quanto il gruppo Rinascita Isolana è solito o abbandonare l’aula o muovere accuse infamanti e pretestuose offendendo la stessa essenza dell’attività consiliare ossia il rispetto del bene comune. Si chiede, di conseguenza, il motivo per cui ella debba sottrarre tempo al suo lavoro e alla sua famiglia per assistere ad un’inutile bagarre.
Il Presidente dichiara, quindi, chiuso il dibattito e, invita il gruppo di minoranza a partecipare all’esame delle proposte all’O.d.G., specialmente quelle di particolare interesse per la collettività.
Pone, infine, in votazione la seguente proposta “Lettura ed approvazione verbali delle sedute precedenti”

IL CONSIGLIO COMUNALE

Sentita la lettura, fatta dare dal Presidente, degli oggetti delle deliberazioni delle sedute svoltesi nelle seguenti date:
18 dicembre 2009 n°67, 68, 69, 70 e 71;
30 dicembre 2009 n°72;
21 gennaio 2010 n°01;
Ritenuto dover approvare i relativi verbali;
Vista la legge 8.6.1990 n. 142, recepita con modifiche dall’art.1 della L.R. 11.12.1991 n. 48;
Visto il vigente O.A.EE.LL. in Sicilia;

DELIBERA

Approvare i verbali delle sedute precedenti svoltesi nelle seguenti date:
18 dicembre 2009 n°67, 68, 69, 70 e 71;
30 dicembre 2009 n°72;
21 gennaio 2010 n°01;
Atto numero 02 del 01-02-2010
Tipo di Atto: DELIBERA DI CONSIGLIO
Allegato: DELIBERA C.C. 002.10.pdf (23 kb)
Approvazione del regolamento per i lavori, le forniture e i servizi in economia redatto ai sensi del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
Atto numero 03 del 01-02-2010
Tipo di Atto: DELIBERA DI CONSIGLIO
Allegato: DELIBERA C.C. 003.10.pdf (105 kb)



AL SINDACO



AL PRESIDENTE DEL C.C.



ALL’ASSESSORE AL TURISMO



ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE






Oggetto: dichiarazione consiliare






In seguito a quanto affermato dal sindaco del Comune di Isola delle Femmine durante la seduta del Consiglio Comunale del 30.12.09, il Movimento Politico “Rinascita Isolana” avverte la necessità di intervenire a garanzia delle legittime prerogative di chi lo rappresenta in seno all’organo assembleare e dell’effettività dei diritti e doveri riconosciuti dagli artt. 2, 18, 21 e 54 della Carta Costituzionale.



Innanzitutto nel corpo della delibera n. 72 del C.C. si legge come il sindaco rigetti “tutte le illazioni sollevate nella nota, con la quale si ripropongono le menzogne sostenute da Rinascita Isolana”: si suppone egli si riferisca alla dichiarazione del gruppo consiliare di minoranza in cui si è affermato che “il contrasto alla mafia parte dall’allontanamento dalla Casa Comunale di chi sia anche solo sospettato di esser organico a Cosa Nostra, estorsore, usuraio, prestanome di mafiosi e questa battaglia di valori non è pertanto compatibile con la scelta del sindaco Portobello di far sedere in Giunta e porre ai vertici degli uffici comunali i familiari dei soggetti suddetti”.



Orbene, purtroppo all’opposizione riesce difficile cogliere la falsità di quanto contenuto nella superiore affermazione, giacché i legami di parentela ed affinità cui si fa cenno sono incontrovertibili e di certo non possono esser considerati elucubrazioni teoriche elaborate da menti poco lucide: stante il costante invito al dialogo proposto dal Presidente del C.C., si ritiene necessario ricordare le parole di Gustavo Zagrebelsky nel suo Imparare la democrazia, secondo il quale “affinché sia preservata l’integrità del ragionare, deve essere prima di tutto rispettata la verità dei fatti, che è la base di ogni azione orientata a intendersi onestamente”.



Perché sia chiara l’assoluta disponibilità del gruppo “Rinascita Isolana” a realizzare un’analisi critica della problematica, esplicitiamo il nostro consenso alla eventuale convocazione di un giurì d’onore per rilevare la sussistenza dei vincoli che uniscono assessori e funzionari del nostro Comune a personaggi avvolti da un alone di sospetto e dal passato controverso: anche se, in tutta onestà, chi siano i vostri zii riteniamo lo sappiate benissimo.



Il sindaco ha inoltre evidenziato come la minoranza non si sia assunta la “responsabilità politica, civile e morale di fare dichiarazioni nel luogo preposto istituzionalmente … dimostrando di parlare per interposte persone e manovratori che, nel passato, hanno avallato comportamenti che hanno messo a dura prova la convivenza democratica e civile nel nostro paese”.



In primis affermare che i consiglieri di “Rinascita Isolana” in questi mesi non abbiano espresso in Consiglio – tramite documenti pubblici – le proprie opinioni, significa travisare palesemente la realtà rischiando di risultare comici: il Presidente mi darà atto di aver prodotto una mole di dichiarazioni consiliari pari credo al triplo della somma degli interventi di tutto il gruppo di maggioranza, sicché non sono accettabili valutazioni in tal senso né possono in estrema sintesi esser prese sul serio.



In secundis, a primo acchito, ci si era convinti che il manovratore cui si riferiva il sindaco fosse il nostro coordinatore politico Stefano Bologna – che certamente tanta parte riveste nella determinazione delle strategie del nostro Movimento Politico -, eppure l’identificazione non corrisponde alla seconda parte della frase: come è possibile infatti che questa Amministrazione affermi che il Bologna in passato ha avallato comportamenti che hanno addirittura minato la convivenza democratica e civile di Isola delle Femmine?



Per 11 anni Gaspare Portobello, Paolo Aiello, Alessandro Giucastro, Toti Lucido sono stati componenti – cardini per l’esattezza – dei governi Bologna: si deve dedurre che l’allora sindaco abbia avallato alcuni loro comportamenti antidemocratici e contrari alle norme del vivere civile? Si deve dedurre che le concessioni edilizie a più d’uno di loro concesse – come sottolineava spesso il geometra Dionisi – rientrino in tali sconvenienti condotte? Si deve dedurre che rimpiangono gli anni – parecchi in verità – in cui potevano agire sotto l’egida morale e giuridica di un solido deus ex machina? L’opposizione consiliare non può ritenere verosimile tale interpretazione delle parole del sindaco Portobello, la storia di Isola delle Femmine la contraddice apertamente e allora, da amante del dialogo, crediamo il capo del governo possa socraticamente rallegrarsi di essere stato scoperto in errore.



Ancor più sorprendente risulta poi quanto affermato dal sindaco nella nota del 18.12.09 proposta in allegato e inviata ad Autorità governative, amministrative e giudiziarie: egli infatti evidenzia “l’indignazione e lo sgomento per il contenuto della missiva inviata alle LL.SS.Ill.me” dai consiglieri di minoranza in merito alla possibile presenza di infiltrazioni mafiose nell’Amministrazione Comunale di Isola delle Femmine, “oltreché per il modus operandi dei mittenti firmatari della predetta”.



La vicenda è a dir poco kafkiana:



  • sin dal giorno dellinsediamento di questo Consiglio Comunale, il gruppo Rinascita Isolana ha evidenziato l’illegittimità del risultato elettorale e sollevato il problema dei rapporti di parentela e affinità tra assessori, dirigenti e mafiosi o persone comunque sospettate di esser vicine a Cosa Nostra;
  • nellottobre 2009 lopposizione ha anche presentato la richiesta di convocazione di una seduta consiliare per affrontare pubblicamente la questione e – inopportunamente, dal punto di vista istituzionale e politico – il sindaco in data 27.10.09 ha sottolineato agli interroganti la necessità di produrre una relazione sull’argomento prima di procedere alla convocazione del Consiglio Comunale. Nella stessa comunicazione il Portobello invitava tra l’altro i consiglieri di minoranza a comunicare i fatti eventualmente a loro conoscenza a tutti gli organi competenti: quali dovrebbero essere pertanto le ragioni del suo sdegno e del suo sgomento? Il contenuto della nostra missiva il sindaco lo conosceva già, il modus operandi l’ha dettato egli stesso!



Ma la nota del 18.12.09 è ricca di ulteriori spunti di riflessione. Il Portobello ritiene infatti “ignobile” la diffusione della nostra comunicazione al Ministero degli Interni, alla Procura e al Prefetto. Evidentemente il sindaco ignora i principi fondamentali della democrazia e sconosce totalmente i doveri istituzionali e politici dei consiglieri comunali: un’opinione pubblica consapevole è funzione essenziale della democrazia, ne costituisce la conditio sine qua non. Ogni società ha un modo di governarsi cui corrisponde un suo ethos particolare, che deve informare lo spirito degli individui che governano e che sono governati. Esso deve essere diffuso tra tutti, conformemente all’ideale democratico di una comunità di individui politicamente attivi. Non si pretende che il sindaco abbia letto saggi di filosofia politica o commenti alla Costituzione, ma almeno ritrovi la voglia di coltivare la democrazia, accettare che la gente sappia cosa accade nel Palazzo, rimuovere le pietre di scandalo, difendere l’onorabilità dell’Ente locale con scelte coraggiose e forti, non minacciando di querelare chi - con enorme senso di responsabilità - svolge il ruolo istituzionale cui è stato chiamato dalla cittadinanza.



Il sindaco prosegue poi chiarendo che il “Codice etico contro la mafia non annovera tra le condotte sanzionabili i rapporti di parentela” e precisando che “il sig. Bruno Pietro è affine di terzo grado dell’assessore Cutino Marcello”: le sue affermazioni non possono che porci di buon umore, giacché da un lato riflettono una certa superficialità nell’esame del disposto normativo approvato dal Consiglio Comunale, dall’altro rappresentano un simpatico esercizio lapalissiano.



Il Codice Etico citato dal sindaco si compone di una introduzione esplicativa e di una snella sezione dispositiva: strano non sia stato notato dal Portobello che nella prima si legge che “per garantire autonomia e credibilità alle istituzioni democratiche sono necessarie forme nuove e più rigorose di selezione del personale politico. I rapporti con boss mafiosi, a qualunque livello ed al di là di eventuali profili penali sono incompatibili con l’impegno politico”. Purtroppo le disposizioni regolamentari per tradursi in norme vanno interpretate nella loro interezza e complessità.



Tra l’altro, stante l’interesse dell’Amministrazione per la storia della politica e per i carteggi d’altri tempi, giova ricordare che in data 13.10.99 l’allora deputato An, On.le Nino Lo Presti, affermava che “Un assessore è cognato di Pietro Bruno, presunto mafioso arrestato a luglio. Per molto meno il Governo ha mandato a casa amministrazioni. Il Comune di Isola delle Femmine, vista tale parentela, è a rischio di infiltrazioni mafiose. Cosa aspetta il Ministro dell’Interno a intervenire?”. Con ogni probabilità il geometra Dionisi potrà illustrarvi nel dettaglio la vicenda.



Singolare come la nota del sindaco non prosegua chiarendo quali rapporti leghino l’assessore Cutino all’ex assessore Impastato Giovanni, quali stringano questi alla famiglia Pomiero e quali infine la famiglia Pomiero al vicesindaco Palazzotto Salvatore. Aveva proprio ragione Goethe, si tratta di certo di Affinità elettive.



Il Movimento Politico “Rinascita Isolana” continuerà a svolgere con coraggio e determinazione il compito assegnatogli dagli isolani, consapevole della necessità di informare costantemente la cittadinanza di quel che accade e – laddove emergano dubbi circa la cifra di trasparenza e legalità dell’azione amministrativa – le autorità competenti.



In tutta sincerità, il gruppo “Progetto Isola” avrebbe dovuto trovare almeno uno straccio di argomentazione per difendersi dai circostanziati rilievi della minoranza consiliare e dell’intera comunità: pubblicare un’interrogazione del consigliere Mannino del 1996 – tra l’altro totalmente avulsa dalla tematica in oggetto, viepiù in considerazione del fatto che governavate voi allora e governate voi adesso: più o meno manovrati tanto allora quanto adesso - e paventare denunce e querele a carico dei consiglieri d’opposizione è davvero deludente. Tant’è, non a caso Tacito soleva ripetere che, spesso, il passato proprio non vuol saperne di passare. Geometri a parte.






Isola delle Femmine, 1.02.2010 I consiglieri comunali






Risulta alquanto strano, ma comunque indicativo che il sindaco non abbia risposto alla dichiarazione - che peraltro contiene verità inconfutabili - e abbia deliberatamente cercato di provocare i presenti. Il geometra Dionisi si è inoltre lanciato in accuse scomposte e destituite di fondamento tanto nei confronti di esponenti della minoranza, quanto nei confronti del pubblico.

Avanti Savoia...............................








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*M.A.M. s.n.c. PALazzotto Pizzerie verde e Isola ecologiche
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*
U.R.P. Isola delle Femmine inadempiente pag 7
*
Ingegnere Francavilla Stefano
*
APPROVATI CANTIERI DI LAVORO
*
Ingegnere Lascari Gioacchino
*
Ingegnere Lascari Gioacchino Scalici
*C.E n.03-2010 - Enea Orazio Ing Lascari
*C
onsulenti Geologi Eletti
*
Dr. Marcello Cutino geologo
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Cutino dr. Marcello Pet-coke Portobello DIMISSIONI
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Minagra dr. Vincenzo Biologo
*Minagra dr. Vincenzo Consulente ambientale del Sindaco Portobello
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Le acque d’oro di Ambiente e Sicurezza Dr. Minagra
*Vincenzo dr. Minagra Pet-coke Cutino Portobello
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I COSTI DELLA POLITICA INCARICHI DIRIGENZIALI A LAVORATORI PRECARI
*
Vigilanza e controllo degli enti locali - Ufficio ispettivo

*ISOLA ecologica PIANO Levante CANTIERI lavoro M.A.M. Pizzerie e........
*
APPROVATI CANTIERI DI LAVORO
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